Vediamo assieme i pro e i contro di due modelli di gestione immobiliare ben distinti: il Rent to Rent e il Revenue Share.
Nel dinamico mondo della gestione immobiliare, sono emersi due modelli distinti con strategie ben differenti volte a massimizzare i rendimenti: il Rent to Rent e il Revenue Share. Entrambi gli approcci offrono vantaggi ma anche delle considerazioni che sia i gestori immobiliari che i proprietari devono tenere a mente al fine di fare una scelta in linea con le proprie necessità.
Il modello Rent to Rent prevede l’affitto di un immobile da un proprietario e successivamente il suo subaffitto a inquilini. In questa modalità, il gestore dell'immobile paga un affitto mensile fisso al proprietario e genera un ricavo:
Uno dei principali vantaggi del modello Rent to Rent è la possibilità di raggiungere ottime rendite con gli immobili partendo con un capitale investito limitato. Assicurandosi un immobile a un prezzo fisso e poi affittandolo al valore di mercato, i gestori immobiliari possono capitalizzare la differenza di prezzo e generare un reddito significativo. Inoltre, questo modello offre flessibilità nella selezione degli immobili, consentendo ai gestori di focalizzarsi su zone ad alta domanda e immobili con rendite locative interessanti.
Tuttavia, il modello Rent to Rent comporta anche una serie di sfide. I gestori immobiliari sopportano il rischio finanziario del pagamento dell'affitto mensile fisso al proprietario, indipendentemente dal tasso di occupazione dell'immobile. E’ vero che l’investimento iniziale è limitato ma molto spesso il gestore immobiliare, per poter affittare l’immobile ad un canone maggiore rispetto a quello da lui pagato, è obbligato ad effettuare dei miglioramenti in termini di lavori di ristrutturazione o di arredamento.
Molti gestori, per ottenere rendimenti maggiori, optano per la gestione degli immobili tramite contratti a breve termine, che tendono a garantire una redditività più elevata. Tuttavia, questo approccio comporta un aumento delle complessità nella gestione operativa dell'immobile rispetto ai contratti a lungo termine e allo stesso tempo possono subire tensioni finanziarie durante i periodi di bassa domanda. In ultima battuta, i gestori devono anche garantire la conformità agli obblighi legali e contrattuali, tra cui le responsabilità di manutenzione e la gestione degli inquilini.
Il modello Revenue Share consiste in un accordo tra il gestore immobiliare e il proprietario, dove i profitti generati dal reddito locativo dell'immobile sono condivisi tra entrambe le parti. A differenza del modello Rent to Rent, non sussiste un pagamento dell’affitto mensile fisso da parte del gestore, ma quest’ultimo e il proprietario concordano una percentuale del reddito dell'immobile da dividersi.
Uno dei principali vantaggi del modello Revenue Share è la sua struttura di rischio e ricompensa condivisa. Sia il gestore immobiliare che il proprietario hanno interesse a massimizzare il reddito locativo e le prestazioni dell'immobile, favorendo un approccio collaborativo alla gestione dello stesso. Inoltre, il modello di Revenue Share allinea gli incentivi tra entrambe le parti, incoraggiando una gestione proattiva e gli investimenti di miglioramento dell’immobile.
Tuttavia, il modello di Revenue Share presenta anche le proprie complessità. La negoziazione di una divisione equa dei ricavi richiede una valutazione attenta di fattori come il valore dell'immobile, le condizioni di mercato locativo e il contributo di investimento. Inoltre, la comunicazione efficace e la trasparenza tra il gestore e il proprietario si rivelano essenziali per mantenere una partnership di successo e mitigare potenziali conflitti.
Per il proprietario diventa fondamentale affidarsi a gestori immobiliari esperti e professionali, in quanto non disponendo di un affitto garantito, la ricerca dell’inquilino demandata al gestore deve essere necessariamente impeccabile così da evitare potenziali situazioni di insolvenza. Dall’altra parte il gestore deve essere abile nel massimizzare l’affitto dell’immobile, senza sottostare alle pretese, a volte irraggiungibili, del proprietario.
Ciò premesso, la scelta tra i modelli Rent to Rent e Revenue Share dipende da vari fattori, tra cui gli obiettivi finanziari, la tolleranza al rischio e le preferenze operative. Da tener conto inoltre che nella valutazione dei modelli, hanno sempre particolar importanza le caratteristiche dell’immobile, come le condizioni interne e la posizione nel mercato locale.
Il modello Rent to Rent offre sicuramente al gestore profitti potenziali maggiori e flessibilità nella selezione degli immobili, ma allo stesso tempo comporta rischi finanziari e obblighi contrattuali non indifferenti. Dall’altra parte, il modello Revenue Share promuove la collaborazione e il successo condiviso ma richiede una gestione attenta e consapevole sia da parte del proprietario che del gestore. Genera per il gestore immobiliare, sicuramente delle rendite inferiori rispetto all’altro modello ma allo stesso tempo anche i rischi finanziari sono nettamente inferiori.
Infatti, attraverso l'automazione di tutti i pagamenti (entrata/uscita) e all'invio periodico di reminder all'inquilino, il tuo cash-flow migliorerà, riducendo il rischio finanziario a cui sei esposto. Mentre, grazie alla riconciliazione in tempo reale dei pagamenti, potrai risparmiare tempo e denaro, concentrandoti su attività a più valore aggiunto (come la ricerca di nuovi immobili).
Scopri la miglior soluzione per la gestione finanziaria degli affitti, scopri Leasy.